Paese immutevole

2008-05-05 balconi fioriti 32008-05-05 Balconi fioriti2

2008-05-05 BALCONI FIORITI-IMG_06842008-05-05 balconi fioriti7

Esiste un paese immutevole

la cui storia fu scritta su pagine di pietra

irrorate col sudore dei padri

levigate come lastre di selce

risuonanti dell’eco dei carrettieri.

 

Qui tutto resta al suo posto

senza che l’affanno del mutamento

assilli il discorrere dei vecchi.

In questo luogo si possono scorgere

le anime dei trapassati

rivisitare le proprie abitazioni,

quando i balconi sono serrati

come le pupille dei dormienti.

 

C’è un paese immutevole

dove la rondine torna a fare il nido,

respingendo l’ebbrezza domiciliare

dei grattacieli metropolitani.

 

C’è un paese il cui nome appartiene

al Santo Cavaliere,

che vigila in ronde silenziose

quando i figli più giovani

si attardano negli angoli bui,

cercando le ragioni della vita.

 

 

Egli veglia sul grano e sul vigneto

coprendoli col suo mantello purpureo…

 

C’è un paese immutevole

dove è facile scambiarsi le opinioni

parlando a bassa voce sui poggioli,

quando  i bimbi dormono

immemori di giochi e di paure.

 

Qui c’è ancora un contadino

che parla come un padre al piccolo frumento,

alto quanto la barba di un operaio dell’Acciaieria,

al termine del turno della notte.

 

Le aiuole sono sì senza erba

ma i gerani dei balconi

suppliscono l’indifferenza

dei potestà comunali.

 

Esiste un Paese immutevole

dove il giallo degli ottoni

sulle porte antiche

risplende come un input di sole

sul silenzio che soffoca le risa.

 

Qui c’è ancora una casa

che dilata le sue pareti quando abbraccia,

c’è un cuore che palpita, inviso

alle porte blindate

delle case cittadine.

 

 

 

 

Informazioni su annysea

Nulla da dichiarare
Questa voce è stata pubblicata in Uncategorized. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento